TRE SCOPI DIVERSI PER CUI LEGGERE I TAROCCHI

Quando si parla di Tarocchi, la maggior parte di noi associa immediatamente questo strumento al fine di leggere il futuro. I Tarocchi sono, infatti, conosciuti soprattutto per questa funzione che è, probabilmente, la più praticata e radicata. mentre si tende, purtroppo, ad ignorare almeno altri due scopi utilissimi per cui usarli: fare introspezione e dunque acquisire consapevolezza e chiedere consigli.

In questo post voglio spiegarti perché - anche se l'approccio predittivo è quello più diffuso - a mio avviso è un altro il modo più utile per usare i Tarocchi: come uno strumento di crescita personale, qualcosa che non ti dica cosa ti accadrà fra qualche settimana, ma cosa fare affinché i tuoi desideri si realizzino, come agire su di te per superare i tuoi blocchi, quali talenti ed energie possono aiutarti a diventare chi vuoi essere.
Vediamo uno per uno i tipi di lettura.

LEGGERE PER "SBIRCIARE" IL FUTURO

Questa lettura, da molti definita cartomantica (dal termine "Mantica": antica arte di divinare il futuro interpretando segni di varia natura), usa i simboli, le allegorie e gli archetipi delle carte per capire cosa accadrà nel futuro.

È una pratica che risale ad antichità remote: fin dalla notte dei tempi l'uomo ha sempre avuto e assecondato il bisogno di sapere prima il momento di un ritorno, l'esito di una battaglia, la direzione da prendere per trovare un riparo. La pratica di predire il futuro è antica e usa l'intuito e la sensibilità che ognuno di noi ha, seppure sviluppate in misura diversa.
Non mi dilungo troppo sul se e come possa avvenire una previsione, quello su cui voglio soffermarmi, invece, è l'atteggiamento di chi la fa e di chi la riceve, perché quando usiamo le carte a questo scopo, prestiamo il fianco alla tentazione di restare inerti rispetto al responso.
Mi spiego meglio: quando si usano i Tarocchi per predire il futuro, l'atteggiamento di chi riceve la lettura tende quasi sempre ad essere passivo. La sensazione è quella di ricevere una sorta di sentenza inappellabile dagli arcani e di non poter fare nulla per cambiarla o dover soltanto aspettare che gli eventi pronosticati si realizzino.
Niente di più sbagliato: è molto importante, invece, essere consapevoli che nulla accadrà se non saremo noi a farlo accadere, o che nulla cambierà se non saremo noi a volerlo e quindi ad agire di conseguenza. Perciò, mai prendere il responso degli Arcani come un destino ineluttabile.
Siamo sempre padroni del nostro destino e il futuro non è altro che il risultato delle azioni che mattiamo in pratica oggi.
Gli Arcani possono al più disegnare delle prospettive su come una situazione potrebbe svilupparsi se continuiamo a comportarci in un certo modo e a seguire la stessa strada. Starà poi a noi, se quella prospettiva ci piace, continuare per quella strada; se non ci piace, cambiare rotta.
Quindi, più che chiedere alle carte cosa accadrà, può essere utile usarle per analizzare il presente e capire quali sviluppi futuri potrebbe avere. In questo senso, secondo me, si può parlare - con accortezza - di uso dei Tarocchi per "vedere" il futuro. Si tratta più che altro di mettere in luce aspetti del presente che non conosciamo e così analizzare quali posano essere le potenzialità del futuro.


LEGGERE PER FARE INTROSPEZIONE E CREARE CONSAPEVOLEZZA

Questo tipo di lettura, usa i simboli, le allegorie e gli archetipi delle carte per stimolare nelle persone una connessione profonda con se stesse.
Se le domande vengono ben poste, i Tarocchi possono fornire un validissimo stimolo per guardarsi dentro e, con l'aiuto dell'intuito, comprendere di se stessi molte più cose di quante si possano capire usando solo la tua razionalità.
In relazione alla domanda posta (ad esempio: a che punto mi trovo della mia vita? Dove sto andando? Cosa devo lasciar andare a livello emozionale? Cosa sento rispetto a questa situazione? Ecc.) si possono stimolare intuizioni sorprendenti che non sono, o sono solo in parte, legate ai significati tradizionali e codificati dei Tarocchi, ma vengono più dalla pancia e dall'ispirazione del momento.
Qualcosa nella carta desterà la tua attenzione e quel particolare sarà la chiave d'accesso al tuo mondo interiore. Se lo hai notato, probabilmente il tuo inconscio ha bisogno di dirti qualcosa che è legata a quel particolare. Perciò puoi usarlo come trampolino di lancio per dare via libera ai tuoi pensieri. Lascia la mente vagare, senza limitarti.
Lo scopo è tirare fuori ciò che la carta ti suscita perché quello è il messaggio che ti serve, ciò che hai bisogno di sapere in quel momento.

LEGGERE PER CHIEDERE CONSIGLIO

Un modo semplice, efficace ed utilissimo di usare i Tarocchi è quella di chiedere dei consigli, delle strategie di azione. Non parlo solo di consigli su questioni esistenziali o molto importanti, ma anche su piccole faccende quotidiane, che possono sembrare anche banali, ma che magari ti creano qualche ansia.
Ti sarà capitato, vero, di non riuscire a fare una scelta, di non sapere come affrontare un problema, di chiederti quale fosse il modo giusto di approcciarti a una novità, di non saper decidere se fare una cosa o non farla?
Ovvio. Beh, in tutti questi casi puoi estrarre una carta chiedendo ai Tarocchi un consiglio su cosa fare o come comportarti. Non è fantastico? È come avere la tua migliore amica, quella più sincera in assoluto che se deve ti fa pure le lavate di capo, sempre a portata di mano.

Personalmente, penso che i Tarocchi siano uno strumento talmente completo e sfaccettato da poter essere usati in moltissimi modi utili e creativi.
Sono però convinta che la cosa importante sia l'atteggiamento che abbiamo nell'usarli nell'uno o nell'altro modo: possiamo chiedere lumi sul nostro futuro, ma è importante fare attenzione a non cadere in atteggiamenti di attesa passiva o di vittimismo. Se il responso non ci piace, invece di piangerci addosso, chiediamo semmai un consiglio su cosa fare per migliorare la situazione.
Se invece ci piace, non è che poi possiamo incrociare le braccia spettando che si avveri. Dobbiamo essere noi a far sì che le cose accadano e se non sappiamo come fare, possiamo sempre chiedere un consiglio su come muoverci. Dunque non attendere passivamente che gli eventi previsti si realizzino, ma chiedere consigli da mettere in pratica. Chiedere per agire, assumendo un ruolo attivo e responsabile.
Ancora: se stiamo vivendo una crisi esistenziale o facendo bilanci di vita chiedendoci perché la nostra realtà non ci rispecchia, possiamo usare i Tarocchi per esplorare noi stesse, capire cosa non va, sciogliere nodi, superare blocchi.
Anche qui staremmo assumendo un ruolo attivo: chiedere per capire.
Capita anche che i diversi modi di usare i Tarocchi si mescolino tra di loro, a volte i confini possono sfumare, dipende molto dalle domande che facciamo.
E tu come preferisci usare i Tarocchi? Per introspezione, consigli o futuro? Se ti va, scrivimelo nei commenti.
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7 comments on “TRE SCOPI DIVERSI PER CUI LEGGERE I TAROCCHI”

  1. Ciao Manuela devo dire che trovo molto interessante questa parte attiva della quale parli,alla quale non avevo mai pensato, mi vengono in mente i responsi che possiamo temere.
    Ho sempre avuto un interesse per gli archetipi, credo nell intuito ma a volte i tarocchi li temevo, forse sempre per il discorso della divinazione, devo essere sincera dopo avere fatto il percorso #31giorniconitarocchi ho capito che di loro adoro l aspetto introspettivo, Grazie a te...baci

  2. Cara Laura, mi fa molto piacere averti dato uno spunto per approcciarti ai Tarocchi in modo diverso e più consapevole. Anche io adoro usarli per fare introspezione, trovo sia davvero importante guardare dentro noi stesse per capirci e conoscerci meglio. Un abbraccio e grazie per essere passata di qua!

  3. Ciao Manuela e grazie. Io amo usare i Tarocchi in quanto sento le carte come amiche, connettendomi con loro, le saluto, chiedo loro consiglio su come poter agire a riguardo di un determinato contesto e alla fine le ringrazio sempre. Ho notato che se chiedo lo stesso consiglio a più mazzi, incredibilmente la risposta è sempre uguale.

  4. Ciao Manuela, io li uso per consiglio èd avere conferma sul mio intuito, come sappiamo bene prima ci arriva una briciola di intuito, poi parte il cervello con i suoi bellissimi ragionamenti per deviati, poi penso ma il mio intuito e giusto? E li vado a vedere e come é normale danno ragione all intuito, ma visto che c'è sempre quel piccolo dubbio preferisco fare così, buona serata sonia

  5. Ciao Manuela eccomi ho letto la mail del giorno 5 e ho ripreso il tuo percorso da capo. Da sempre ho avuto resistenze nell'usare i tarocchi come mezzo per predire. A dir la verità sentivo una forte resistenza per tutte le arti spirituali e magiche, pensavo fossero concetti legati alle radici della mia famiglia cattolica, ma poi con l tempo ho capito che ero io che resistevo a me stessa. Mi si son voluti 36 anni per essere qui consapevole a scrivere e a voler imparare. Bene l'approccio con le carte per me è un canale di profonda introspezione e viaggio interiore per questo voglio seguire questo corso e imparare moti aspetti che non conoscevo e che tu tratti in maniera semplice diretta e comprensibile. Grazie ancora. ValentinaCeleste

  6. Io non ho ancora mai usato i tarocchi, ma credo che il loro utilizzo più vicino a me possa essere quello delle amiche consigliere. L'introspezione mi intriga ma essendo per me ancora uno strumento sconosciuto, sono solita affrontarla con la meditazione. Chissà se questo corso mi aprirà anche una nuova prospettiva e un nuovo strumento di introspezione!

  7. Ciao Manuela e grazie per l'introduzione chiara ed affascinante sui possibili usi dei tarocchi.
    Sono assolutamente neofita, ho sempre voluto approfondire questo argomento, ma non ne honmai avuto modo. Poi, per caso, ti scopro su Instagram. "Per caso"...

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Manuela Angelini

Lettrice e insegnate di Tarocchi

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