14 Giugno 2023

USARE I TAROCCHI PER CHIEDERE CONSIGLI: PREMESSE E MODALITÀ

Una delle finalità con cui i Tarocchi vengono usati più spesso è quella di chiedere consigli.
Si chiedono consigli su ambiti di vita in generale come il lavoro o le relazioni, oppure su situazioni specifiche che si stanno vivendo e, dato che questa pratica è molto diffusa, vorrei fare chiarezza su alcuni punti.

DA DOVE ARRIVA IL CONSIGLIO?

Innanzitutto è importante considerare che chiedere consiglio “ai Tarocchi” non significa che siano le carte a darci una risposta, come se i Tarocchi (o il lettore di turno) fossero un'entità superiore a noi e che sa esattamente qual è il nostro bene.

Nel fare chiarezza sul tema, credo sia utile distinguere le due situazioni in cui chiediamo consigli: quando qualcuno fa la lettura per noi e quando ci leggiamo i Tarocchi da soli.

LETTURA RICEVUTA DA UN PROFESSIONISTA

Nel primo caso il lettore, facendosi interprete di immagini e simboli presenti nelle carte, estrapola un consiglio per il consultante.
Tieni presente che questo consiglio potrebbe essere il frutto non solo della lettura, ma anche della sua esperienza personale su una situazione simile alla tua quindi, con tutte le buone intenzioni, non è detto che il consiglio sia adatto a te. Può essere di si, come può essere di no.
Ecco perché se la lettura ti viene fatta da qualcuno è importante che tu rifletta sul consiglio che arriva chiedendoti:

  • lo sento adatto a me e alla mia situazione?
  • è in linea con i miei valori?
  • rispecchia il mio sentire?

Nel rispondere a queste domande di riflessione, se senti che qualcosa stride dentro di te, ricorda che una lettura di Tarocchi non è mai un'imposizione, che tu mantieni sempre il libero arbitrio e la capacità di decidere ogni cosa, quindi sentiti libera di non seguire quel consiglio.
In questo modo la decisione arriverà sempre da te e non ti sentirai costretta a fare qualcosa che non ti rispecchia.

AUTOLETTURA

Il secondo caso è quando ti fai un'autolettura chiedendo consigli su qualcosa. Anche stavolta i Tarocchi non rappresentano la fonte del consiglio, ma lo strumento attraverso il quale andrai a contattare la tua intuizione, la tua saggezza interiore o qualcosa di più grande: è da lì – e non dalle carte – che arriva il consiglio.

Infatti in una pratica di autolettura potresti ritrovarti in particolare in due situazioni:

  • guardando e interpretando le carte potresti pensare: “ah me lo sentivo, sapevo che era così!” come se ricevessi una sorta di conferma a ciò che già dentro di te era presente, ma magari non ascoltato, non preso in considerazione.

Quando vivi questa sensazione vuol dire che dentro di te, la tua saggezza interiore, conosceva già la risposta, ma la tua parte logica non la stava ascoltando per qualche ragione.
La risposta, dunque non arriva dalle carte, ma da te, da una parte di te che non stavi ascoltando e che, attraverso la pratica tarologica, ha trovato un canale per esprimersi e farsi ascoltare dal tuo sé cosciente. Questo è molto potente e significativo perché indica che stai instaurando un contatto con il tuo intuito: tenere vivo questo contatto, anche attraverso una pratica tarologica, ti permette di sviluppare sempre di più quella che io chiamo la tua guida interiore: una sorta di bussola interna che sa darci indicazioni chiare ogni volta che dobbiamo prendere una decisione o fare una scelta e ci permette di farlo in purezza, ossia non seguendo le pressioni o le aspettative esterne, ma soltanto il nostro sentire più profondo. In questo modo puoi mettere in atto azioni allineate con la tua anima e creare una realtà piena e appagante!

  • In altri casi, sempre in una pratica di autolettura, potresti avere la sensazione opposta e pensare “cavolo non me l'aspettavo, non ci avevo proprio pensato… ma chissà, forse, se ci provo può funzionare!” come se ad arrivare fosse un consiglio che ti spiazza a cui non saresti mai arrivata senza quella lettura.

In questi casi mi piace pensare che sia l'Universo ad aver trovato, attraverso i Tarocchi, una strada per comunicare con noi e farci vedere o prendere in considerazione delle strade che la nostra “piccola mente egoica” non arriverebbe mai nemmeno a concepire.
Quando accade questo è veramente bellissimo ed emozionante perché nell'affidarci ai messaggi e ai consigli dell'Universo, siamo stimolati a fare cose che normalmente non facciamo e in questo modo andiamo ad espandere il nostro potenziale e a instaurare una co-creazione della nostra realtà con qualcosa di più grande, un invisibile benevolo (lo possiamo chiamare Universo, Dio, mondo invisibile, come vuoi) che ci accompagna e ci supporta per il nostro bene.
Tieni presente che anche qui non vi è alcuna idea di imposizione, ma che possiamo sempre scegliere se seguire il consiglio oppure no.

Possiamo vedere questa situazione anche in un altro modo: se sei in cerca di consigli, nel rapportarti alle carte della stesa con le loro immagini, simboli e colori, qualcosa potrebbe andare a stimolare il tuo pensiero laterale, ovvero quella modalità che va fuori dai soliti schemi di pensiero e riesce così a trovare soluzioni creative inedite. Soluzioni che senza lo stimolo dei Tarocchi non sarebbero arrivate.

Questo non significa che i Tarocchi abbiano un potere intrinseco perché sono le immagini, i simboli e le associazioni che vanno a stimolare nel nostro cervello a far scattare quel tipo di pensiero e questo può succedere, in teoria, con qualsiasi immagine.
Cos'hanno però i Tarocchi di speciale? Il fatto che la loro simbologia deriva da una storia e da una cultura molto antica, che si perde nella notte dei tempi, che riflette il viaggio iniziatico dell'uomo, che contiene codici, strutture, archetipi in grado di toccare corde molto profonde in modo proiettivo e naturale come la musica.

Questo rende i Tarocchi uno strumento così efficace!

Fatte queste dovute premesse, passiamo alla pratica: come chiedere consiglio alla nostra anima, all'Universo o come stimolare il nostro pensiero laterale attraverso i Tarocchi?
Si tratta di usare semplici domande o anche uno schema di stesura che ti propongo qui di seguito.

PASSA ALLA PRATICA: DOMANDA E STESA

In una pratica tarologica le domande sono fondamentali perché cambiano completamente il senso della consultazione.

In questo caso si presuppone tu sia in cerca di un consiglio e dunque se hai bisogno di un consiglio generale su un ambito della tua vita (per esempio il lavoro) o di un consiglio specifico su una situazione particolare la domanda sarà attinente e può essere posta in questo modo:

  • Che cosa mi consiglia la mia saggezza interiore/l'Universo per il mio lavoro/per questa situazione?

A questo punto ti suggerisco di tirare due carte: un Arcano maggiore che ti dia un messaggio-consiglio ampio e generale + un Arcano minore che ti aiuti a portarlo a terra, dandoti un'idea o un'ispirazione su come metterlo in pratica.
Questo perché nei Tarocchi i due corpi degli Arcani maggiori e Arcani minori, sono preposti proprio a queste funzioni: gli Arcani maggiori hanno la funzione di portare messaggi ampi, evolutivi, ispirazionali mentre gli Arcani Minori, quello di dare una visione più concreta e pratica.

Ne viene fuori una mini stesa che sarà:

  1. Un consiglio per…. (pesca la carta fra gli Arcani maggiori)
  2. Una via per metterlo in pratica (pesca la carta fra gli Arcani minori)

Puoi usare questa mini stesa e questo approccio per chiedere consiglio su qualsiasi cosa, ma ricorda: chiedere consigli sulla salute o su cose che non ci riguardano non è mai una buona idea. Per la salute ci sono i medici e sulle vite altrui non è nostro diritto intervenire 😉

Fatte queste premesse puoi passare all'azione: quale sarà il primo consiglio che chiederai attraverso i Tarocchi? Ti aspetto nei commenti per saperlo e commentare insieme le tue carte!

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Manuela Angelini

Lettrice e insegnate di Tarocchi

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