21 Gennaio 2019

LA PAROLA DELL'ANNO

Se ne fa un gran parlare in queste settimane, è la grande protagonista di blog post, corsi, newsletter, video e chi più ne ha più ne metta... e quindi, chi sono io per non parlarne?
Non mi dilungherò moltissimo su cosa sia e a cosa serva, ti dico solo che la parola dell'anno è come un piccolo faro che, durante l'anno ti guida nelle scelte da fare, ti ispira nuove idee e nuovi modi di vedere le cose, ti aiuta a sviluppare nuovi progetti e a rimanere centrata e focalizzata sugli obiettivi che hai scelto e, in particolare, su come ti vuoi sentire durante l'anno.

Su Internet ci sono corsi che ti aiutano a trovarla (uno su tutti questo) mentre per qualcuno la scelta della parola deriva da un'intuizione, un'illuminazione improvvisa.
Per me è stato così, ne ho individuate due ed entrambe sono arrivate all'improvviso, probabilmente perché la mia testa stava vagando e faceva voli pindarici da un pensiero all'altro, da un concetto all'altro, da un'associazione all'altra.

La prima ad arrivare è stata CONNESSIONE.
Una mattina, molto presto, mentre facevo la consueta passeggiata con il mio cane Willy, come ho accennato prima, la mia mente macinava associazioni di idee. Per la precisione si susseguivano a una velocità incredibile associazioni fra Tarocchi e qualsiasi cosa: esercizi di coaching, libri, oli essenziali, luoghi da visitare, archetipi, pietre e cristalli, parole, persone reali...
Mentre questo carosello di immagini e idee si susseguiva ecco arrivare la parola: connessione.
Quello che stavo facendo (e che, in effetti, faccio continuamente) era trovare delle connessioni fra realtà diverse.
E non le cercavo, semplicemente le trovavo, arrivavano da sole.
Pensandoci ho concluso che non è poi così eccezionale: nell'Universo tutto è connesso, ogni cosa è strettamente legata all'altra anche se, apparentemente, distante; ogni gesto, ogni pensiero, ogni energia ha ripercussione sul resto.
Sentivo la potenza di questa parola in modo particolare e mi sono accorta che stava guidando parecchie mie idee, delle quali anche le persone che seguono il mio lavoro avrebbero potuto usufruire.
Connessione è la parola che sta alla base di un grande progetto lavorativo che ho per il 2019. Non posso ancora parlarne ma di sicuro creare connessioni è una tendenza a cui desidero dare ampio spazio e far si che chi mi legge, le mie clienti e le persone che mi seguono possano giovarne, quindi stay tuned!

La seconda parola è CURA ed è arrivata in un momento di fine anno in cui riflettevo sull'anno che stava per chiudersi in relazione a ogni aspetto della vita.
Il periodo di passaggio dal vecchio anno al nuovo, per me è stato all'insegna dei sogni, del silenzio e della riflessione: ho focalizzato quali desideri voglio realizzare nel 2019 (li ho raccontati qui e qui) e l'ho fatto pensando a tutti gli aspetti della vita poiché mi sono resa conto che ogni ambito va curato e nutrito. Nel fare una sorta di bilancio, mi sono accorta di aver dedicato la quasi totalità delle mie energie al lavoro, trascurando le relazioni e ancora di più il mio self-care, il tempo per me, per il riposo e per ricaricarmi.
Se da un lato questo era comprensibile, visto che ero al primo anno di attività e avevo bisogno di investire molta energia nei nuovi progetti, dall'alto, però, poi la vita ti presenta il conto e spesso recuperare tutto ciò che hai trascurato per lungo tempo può essere davvero difficile e faticoso.
Questo è uno degli errori che non voglio più fare; uno degli insegnamenti che mi porto dal 2018: riservare più cura per me stessa e per chi amo, lasciare più spazi vuoti, più tempo libero, rallentare, trovare il mio ritmo e alleggerire la quotidianità.

Connessione è una parola che sento più come una tendenza a cui voglio dare seguito, Cura è la mia parola dell'anno e intendo declinarla in ogni ambito della mia vita.
  • Nella vita di relazione, cura significa avere premura per le persone che ami, coccolarle, passare del tempo di qualità con loro, preoccuparti di come stanno ed esserci quando ne hanno bisogno.
  • Nell'ambito della vita mentale cura significa scegliere poche cose da seguire e farlo con impegno e attenzione, portandole fino in fondo; curare pochi progetti ma al meglio, scegliere con cura la formazione che si vuole seguire (non prima di aver terminato i corsi ancora incompleti) e soprattutto curare anche il tempo libero dando spazio a nuovi stimoli.
  • Nella vita materiale cura mi fa pensare in primo luogo alla cura del corpo attraverso la prevenzione, l'attività fisica, una buona e sana alimentazione e il riposo. Qui dovrò impegnarmi molto perché, a parte l'attività fisica in cui sono stata sempre abbastanza costante, per il resto riconosco di essere piuttosto negata... per il momento. In questo ambito penso anche alla cura della casa e delle finanze: fare acquisti più consapevoli, comprare meno cose ma che abbiamo i crismi della sostenibilità e della qualità. 
  • Nel lavoro, cura mi fa pensare naturalmente all'attenzione verso le persone che si interessano a ciò che faccio offrendo loro contenuti di qualità, magari meno, ma ancora più curati e di valore. Cura significa preoccuparsi che le mie clienti siano soddisfatte, che vivano un'esperienza che le arricchisca, far sentire loro che ci sono. Significa essere accogliente, rispondere a tutte le mail con gentilezza, regalare una parola di conforto o di incoraggiamento, quando serve.

La parola Cura è entrata anche nella mia nuova bio di Instagram, in cui ora puoi leggere Soul care inteso come nutrire l'anima, prendersene cura. Non in senso religioso naturalmente, ma come attenzione, premura, sostegno nei momenti difficili o complessi della vita. 
Ho scelto Soul care perché, guardandomi indietro, mi è stato chiaro che è ciò che ho sempre fatto. Anche quando mi occupavo di musica e organizzavo concerti, il mio intento era sempre lo stesso: nutrire lo spirito, coccolare l'anima. E così oggi è una dichiarazione di intenti.

E tu, hai trovato la tua parola dell'anno? Ti aspetto nei commenti per parlarne insieme.

PS: Sai che molte mie clienti hanno trovato la loro parola dell'anno grazie a Sarà l'anno? Se vuoi anche tu una lanterna magica che ti guidi per un anno intero lo trovi ancora qui.

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2 comments on “LA PAROLA DELL'ANNO”

  1. Ciao Manuela! Che belle parole che hai scelto, le terrò accanto alla mia, sicura che si daranno forza reciprocamente.
    Io per quest’anno, soprattutto grazie al tuo Acchiappasogni e in particolare a Sarà l’Anno, su cui sto ancora lavorando per utilizzarlo al meglio, ho scelto una parola con cui non vado troppo d’accordo (nei comportamenti): Temperanza. Anche per me, si è trattato piuttosto di accoglierla, arrivata dai Tarocchi e rimasta qualche giorno tra le pieghe del cervello per riemergere quando cominciavo a pensare attivamente alla parola-faro per il 2019.

    Come sai, sono partita in quarta e sto proseguendo con azioni mirate agli obiettivi che voglio raggiungere e al mio benessere. La Temperanza è al mio fianco per darmi man forte e anche, al bisogno, qualche cricco in testa quando devio dal percorso che ho scelto.
    Connessione e cura sono due parole potenti e su cui sarà utile lavorare per rafforzare i legami che mi fanno stare bene e che mi aiutano a seguire i miei sogni e per prestare più attenzione a me stessa. Imparando ad amarmi sul serio.
    Grazie mille come sempre per gli ottimi spunti e per il tuo ammirabile spirito di condivisione – che arriva senza dubbio alle persone che ti seguono 🙂

  2. Ciao Emma cara, anche io condivido con te Temperanza essendo uno dei miei arcani dell'anno. Sono sicura che questa "parola", che in realtà è molto di più, ci porterà a percorrere un'incredibile strada di guarigione e di armonia, a capire cosa davvero ci fa bene e a districarci nei momenti più difficili. Grazie a te per essere passata di qua, un abbraccio!

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Manuela Angelini

Lettrice e insegnate di Tarocchi

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